BRIDGE - Servizi sanitari di base, formazione, inclusione socio-economica e dialogo interreligioso per l'integrazione delle minoranze Siriaca e Caldea
Dal 2019 il Libano è teatro di una crisi senza precedenti. Oltre l'80% della popolazione vive sotto la soglia di povertà: l’economia è in declino, i servizi pubblici come istruzione e salute sono a rischio, l’accesso al cibo una sfida quotidiana. A pagarne il prezzo più alto sono le comunità emarginate (rifugiati e minoranze religiose) e i gruppi più vulnerabili, come donne, bambini e disabili.
Il Libano è il Paese con il più elevato numero di rifugiati in proporzione alla popolazione: durante le gravi crisi, la conseguenza più immediata è la concorrenza con i libanesi nell’accesso a servizi e beni di prima necessità.
Vogliamo rispondere ai bisogni di due minoranze rifugiate in Libano, i Cristiani Siriaci e i Cristiani Caldei, promuovendo l’integrazione con la comunità ospitante e favorendo la riconciliazione attraverso il dialogo interreligioso. Lo facciamo attraverso campagne educative, accesso ai servizi sociali e sanitari e formazione professionale.
La natura come punto di incontro
Per costruire un ponte di pace tra le minoranze cristiane di Beirut e la comunità ospitante è essenziale far leva su ciò che ci accomuna. Coinvolgiamo 750 studenti di 15 scuole in attività che promuovono la convivenza pacifica e la tutela della natura come punto d’incontro nelle diversità: la cura dell’ambiente è una missione che ci riguarda tutti, indipendentemente dal credo religioso o dalla provenienza etnica.
Gli studenti sono incoraggiati a creare opere d'arte realizzate con materiali riciclati, che trasmettano messaggi di pace e sostenibilità ambientale. Insieme agli insegnanti partecipano inoltre alla creazione di una mappa digitale interattiva che valorizzi la diversità culturale e religiosa del Libano come un punto di forza.
Eventi di scambio culturale e campi estivi per 300 bambini di diverse comunità religiose hanno lo scopo di favorire l'amicizia tra studenti di diverse origini, e al tempo stesso diffondere la consapevolezza ambientale.
Accesso ai servizi sociali e sanitari: una priorità
In seguito a un aggiornamento dei database esistenti per identificare le famiglie più vulnerabili, ci impegniamo a fornire servizi sanitari di base e specialistici: medicina generale, screening sanitari per bambini e supporto psicologico in un centro multifunzionale a Karantina, in particolare a disabili, madri single e anziani. I centri medici comunitari saranno attrezzati con sistemi fotovoltaici per ridurre i costi e l'impatto ambientale.
Formazione professionale
In un contesto di grave crisi economica e sociale, le opportunità di lavoro sono pressoché inesistenti. A giovani e donne disoccupate offriamo corsi professionalizzanti in agricoltura e artigianato: produzione di sapone, sartoria e conservazione alimentare. Supportiamo i partecipanti nell’accesso ai mercati, sia fisici che online, in modo che possano avviare attività informali di vendita dei propri prodotti.
Per contrastare l’emergenza alimentare e sanitaria distribuiamo a 250 famiglie vulnerabili pacchi alimentari e kit per l’igiene personale che garantiscano i bisogni sanitari di base.
Il progetto BRIDGE, in collaborazione con la Chaldean Charitable Society in Lebanon (CCSL), Farah Social Foundation (FSF) e Specialized Center for Accessible Learning and Education (SCALE), è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
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