Biodiversità

GREEN

Creare resilienza attraverso la valorizzazione della foresta di Ngezi

Partner

Dipartimento delle Foreste, Ministero dell’Agricoltura di Zanzibar

Un nuovo futuro per la foresta Ngezi-Vumawimbi e per le comunità dell’isola di Pemba

Copre appena 29 km² ma la foresta Ngezi-Vumawimbi, sull’isola di Pemba (arcipelago di Zanzibar) ha un’importanza globale per la biodiversità che ospita. Si tratta dell'ultima porzione di foresta autoctona dell’isola, ed è gravemente minacciata da un uso non sostenibile delle sue risorse. Nonostante la rilevanza ecologica, la foresta è quasi sconosciuta al turismo, e la scarsità di risorse disponibili per la sua gestione – sia economiche che umane – ne mette a rischio la sopravvivenza.
Il progetto GREEN è il primo significativo investimento, negli ultimi vent’anni, per la protezione di questo prezioso ecosistema. Ci impegniamo a salvaguardarlo con un approccio integrato, che promuove lo sviluppo economico locale e garantisce la sostenibilità a lungo termine.

Per proteggere la foresta di Ngezi-Vumawimbi interveniamo su tre fronti.

1. Conservazione della biodiversità.
La foresta di Ngezi-Vumawimbi è al centro di un programma di conservazione d’avanguardia che unisce competenze locali e internazionali. Indagini sistematiche su flora, uccelli, mammiferi, rettili e insetti, condotte con metodi scientifici e tecnologie innovative, consentono di raccogliere dati fondamentali per la tutela di questo ecosistema unico. Con l’arrivo di cinque nuove guardie forestali, Oikos rafforza la protezione dell’area: più pattugliamenti, protocolli di monitoraggio avanzati e formazione mirata anche per la comunità.

2. Coinvolgimento attivo delle comunità nella gestione sostenibile della foresta.
Il futuro della foresta dipende dal coinvolgimento attivo delle comunità che la abitano. Ampie campagne di educazione e sensibilizzazione raggiungono migliaia di adulti e bambini, rafforzando conoscenze e responsabilità collettive. Dalla gestione sostenibile dei rifiuti al compostaggio, dalle giornate di pulizia ai laboratori di riciclo creativo per studenti e giovani: ogni iniziativa diventa un’occasione per generare cambiamento. In parallelo rafforziamo le opportunità economiche sostenibili basate sulle risorse forestali.

3. Promozione del turismo responsabile.
Grazie all’elevato potenziale turistico dell’area, il progetto apre nuove prospettive di fruizione sostenibile della foresta. Sentieri escursionistici e ciclabili, escursioni in canoa, visite guidate, una casa delle farfalle e programmi educativi portano i visitatori a scoprire la biodiversità e il patrimonio culturale della foresta. Investimenti mirati in infrastrutture – dai centri visitatori ai pannelli informativi – invitano sempre più persone a scoprire le meraviglie della foresta. Al contempo formiamo guide locali e “ambasciatori ecologici”, affinché il turismo diventi uno strumento concreto di conservazione e di benessere per le comunità.

4. Governance e sostenibilità a lungo termine
La gestione della foresta si fonda su processi partecipativi: pianificazione dell’uso del suolo, mappatura delle zone cuscinetto e consultazioni sullo status della riserva vengono condotte in dialogo con tutte le parti interessate. Piani strategici e procedure operative condivise garantiscono che le priorità di conservazione rispondano ai bisogni locali. Valutazioni dei servizi ecosistemici e studi su meccanismi di finanziamento innovativi – come i crediti di biodiversità e carbonio – aprono la strada a soluzioni durature per l’ambiente e per le comunità.

Il progetto in numeri

180k

persone hanno accesso all'acqua
potabile in Tanzania

22k+

kg di plastica
raccolti a Ibo, Mozambico

52k+

mangrovie piantumate
in Mozambico e Myanmar

11k+

bambini coinvolti in campagne
di educazione nel mondo

200

donne supportate nell’avvio
di attività economiche

in Tz e Myanmar

1700

docenti formati
in Italia

1700

docenti formati
in Italia

52k+

mangrovie piantumate
in Mozambico e Myanmar

1700

docenti formati
in Italia