Al via le attività di produzione di miele biologico a Busto Arsizio. Giovedì 25 luglio una serata dedicata agli apicoltori della Provincia di Varese, per conoscere nuove tecniche di apicoltura sostenibile
Cinque luglio, ore 5.30. È l’alba. Un furgoncino bianco fa il suo ingresso nei terreni di Cascina Burattana (Busto Arsizio) con un carico speciale: 6 colonie di api, traslocate poi nelle apposite arnie in serata. Nasce così un nuovo ramo d’impresa per la Cascina, dedicato alla produzione sostenibile del miele, che consentirà di rafforzarne l’attività produttiva.
La produzione sarà affidata a tre ragazzi – con la supervisione di Apicoltura Varesina (APAVA) – che in questi mesi stiamo formando per diventare apicoltori professionisti. Al termine di questo percorso e una volta acquisite tutte le competenze necessarie, uno di loro verrà inserito nell’organico di Cascina Burattana.
La diffusione di pratiche di apicoltura sostenibili è fondamentale per garantire la sopravvivenza delle api, che svolgono una funzione essenziale per l'impollinazione e da cui dipende, in Europa, circa l’85% delle specie coltivate.
È proprio di questo che parleremo giovedì 25 luglio, a Castiglione Olona: durante un incontro di approfondimento gli apicoltori locali potranno conoscere una tecnica alternativa per il trattamento della varroa, acaro parassita delle api che rappresenta una grave minaccia per le colonie, in tutto il mondo. Sostituire i trattamenti farmacologici con tecniche sostenibili si può: l’utilizzo dell’acido ossalico - ammesso nell’apicoltura biologica - unito alla tecnica del blocco di covata, è una strategia a basso impatto ambientale ma che garantisce ottimi risultati.
L’appuntamento è alle 20.30 presso la Sala Congressi del Castello di Monteruzzo a Castiglione Olona (VA).
Queste iniziative si inseriscono nell’ambito del progetto Campo APErto promosso da Istituto Oikos e finanziato da Fondazione Cariplo.
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