Il sesto rapporto dell’UNEP conferma il bisogno di azioni urgenti per l’ambiente
Qual è lo stato di salute del nostro pianeta? La situazione è preoccupante secondo il sesto Global Environmental Outlook pubblicato dal Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP). GEO6 è il più completo e rigoroso report prodotto negli ultimi anni sullo stato dell’ambiente, un’analisi dettagliata di tutti i più recenti dati e studi scientifici. Dall’atmosfera all’acqua, dal suolo ai mari, fino ad arrivare alla biodiversità: la fotografia della salute del nostro pianeta, scattata da oltre 250 scienziati ed esperti provenienti da più di 70 Paesi, non è affatto buona. Il rapporto dell’UNEP analizza l’efficacia delle politiche nazionali e internazionali, traccia degli scenari possibili di evoluzione, identifica i dati, le conoscenze e le azioni necessarie per iniziare un percorso verso un mondo più sostenibile.
I dati riportati nel Global Environmental Outlook confermano le nostre preoccupazioni per l’ambiente. Sulla Terra siamo 7.5 miliardi di persone e nel 2050 arriveremo molto probabilmente a sfiorare i 10 miliardi. La nostra pressione sul pianeta, dovuta soprattutto allo sfruttamento delle risorse e all’inquinamento, diventerà presto insopportabile se non cambiamo i nostri modelli di produzione e consumo a livello globale. Ma la sfida più dura sarà cambiare il nostro stile di vita. L’approccio “cresciamo adesso, puliamo dopo” non funziona più. Ogni anno l’inquinamento atmosferico provoca tra i 6 e i 7 milioni di vittime e perdite economiche attorno ai 5.000 miliardi di dollari. Negli ultimi 50 anni con le nostre attività abbiamo messo a rischio d’estinzione un numero sempre più crescente di specie animali e vegetali. Ogni anno produciamo 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che finiscono nei nostri mari e oceani.
Secondo gli scienziati solo con un forte impegno su scala globale potremo evitare gli effetti peggiori. Abbiamo bisogno di abbattere le emissioni di gas serra, di ridurre gli sprechi di cibo, di contenere i consumi energetici. Molte conoscenze, tecnologie e mezzi finanziari per intraprendere un percorso di sviluppo più sostenibile sono già disponibili. Dobbiamo incentivare l’uso di fonti di energia pulita, adottare diete più sane e sostenibili, aumentare l’efficienza energetica dei nostri edifici.
“La scienza è chiara – ha affermato Joyce Msuya, direttore esecutivo dell’UNEP – la salute e la prosperità dell’umanità sono direttamente collegate allo stato del nostro ambiente. Questo rapporto rappresenta una prospettiva per l’umanità. Siamo ad un bivio: continuiamo sulla strada attuale, che porterà a un futuro oscuro per l’umanità, o ci concentriamo su un percorso di sviluppo più sostenibile? Questa è la scelta che devono fare i nostri leader politici, ora”.
Oikos percorre da sempre la strada della sostenibilità: da più di vent’anni siamo impegnati nella tutela della salute del nostro pianeta e nella promozione di stili di vita rispettosi dell’ambiente. Proteggiamo la biodiversità in diverse parti del mondo e incoraggiamo la corretta gestione delle risorse naturali. Crediamo nell’importanza dell’educazione dei più giovani per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, per un futuro migliore.
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