Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature lo conferma: è a rischio la disponibilità di risorse idriche vitali per centinaia di milioni di persone
In un pianeta che si scalda, la neve, una volta abbondante, sta rapidamente diminuendo. Il recente studio “Prove dell’influenza umana sulla perdita di neve nell’emisfero settentrionale”, pubblicato sulla rivista Nature, mette in luce una realtà preoccupante. Dal 1980, l'emisfero settentrionale ha visto un decremento costante della sua copertura nevosa: la minaccia per la disponibilità di risorse idriche vitali per centinaia di milioni di persone è seria e preoccupante.
Anche se sembra intuitivo pensare che in un mondo più caldo la presenza di neve si riduca, la realtà è più intricata. Stabilire un legame diretto tra la riduzione della neve e il cambiamento climatico è stato un compito arduo per gli scienziati, data la difficoltà nel misurare con precisione la neve. I dati provenienti da osservazioni terrestri, satellitari e modelli climatici erano spesso incoerenti, ma questo studio ha portato finalmente chiarezza. I ricercatori del Dartmouth College, autori della ricerca, hanno scoperto che dal 1980 regioni come il Sudovest, il Nordest degli USA e alcune parti dell'Europa hanno visto le più marcate diminuzioni della neve: tra il 10% e il 20% per decennio.
Questo declino non è solo un fenomeno ambientale, ma ha conseguenze dirette sulla vita quotidiana: meno neve significa meno acqua.
Lo snow-loss cliff, ovvero il “precipizio della perdita di neve”, si manifesta quando le temperature medie invernali superano i -8°C. Oltre questa soglia, ogni piccolo aumento di temperatura accelera la perdita di neve. Lo studio ha esaminato anche i bacini fluviali: la scoperta è che in 82 dei 169 principali bacini dell'emisfero settentrionale la copertura nevosa è diminuita, con influenze dirette su fiumi come il Colorado negli USA e il Danubio in Europa.
Ma la questione non riguarda solo l'acqua. La neve gioca un ruolo fondamentale nel prevenire e mitigare gli incendi, grazie al rilascio lento e progressivo di l'acqua nel terreno.
La sua diminuzione ha conseguenze negative anche per le località turistiche invernali: le stazioni sciistiche si affidano sempre più a neve artificiale per mantenere in funzione le loro attività.
Questo studio ci svela un aspetto ineludibile: la crisi climatica sta ridisegnando i nostri paesaggi invernali e mettendo a rischio risorse fondamentali. Richiama un urgente bisogno di adattarsi e prepararsi a un futuro in cui la neve potrebbe trasformarsi da compagna dei nostri inverni a un lontano ricordo.
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