BEST RAY: Portare energia rinnovabile nelle aree rurali della Tanzania
Nei distretti di Ngarenanyuki e Oldonyo Sambu, in Tanzania, una popolazione di circa 40.000 persone deve fare i conti con una povertà diffusa, standard educativi molto bassi e mancanza di servizi che permettano uno sviluppo sociale ed economico adeguato. Privi di alternative economiche, gli abitanti ricorrono a pratiche insostenibili che mettono a rischio la salute delle persone e danneggiano le risorse naturali su cui si basa la stessa sopravvivenza della popolazione. Un circolo vizioso senza fine. Le energie rinnovabili rappresentano invece un’opportunità concreta per migliorare la qualità della vita in queste aree rurali: aumentano il livello di salute delle famiglie, consentono di risparmiare sulle spese per il combustibile e offrono nuove opportunità economiche.
– Costruzione del CERC a Ngarenanyuki –
Per 4 anni, abbiamo lavorato a fianco della comunità dei Distretti di Ngarenanyuki e Oldonyo Sambu per garantire l’accesso all’energia rinnovabile, creando attività commerciali e servizi paralleli.
Per farlo, siamo partiti dalla formazione: insieme al personale che si occupa delle politiche energetiche nei due Distretti abbiamo creato, dopo specifici corsi di formazione, due commissioni con il compito di sviluppare un piano di azione territoriale per la pianificazione e gestione delle risorse. Abbiamo poi dato vita a due Centri Comunitari per l’Energia (CERC) a cui la popolazione può fare riferimento per individuare le tecnologie più adeguate, imparare a utilizzarle e ottenere altri servizi — come l’accesso a Internet o assistenza tecnica.
L'installazione di tecnologie per l’energia rinnovabile (“Renewable Energy Technologies”, RET) come piccoli sistemi fotovoltaici e stufe a risparmio energetico garantiscono oggi elettricità, acqua calda e accesso a internet nelle scuole del territorio. Si tratta di un vero e proprio investimento sul futuro degli studenti di oggi e di domani: una migliore qualità dell’insegnamento contribuisce a ridurre nel lungo periodo il livello generale di povertà.
E anche i servizi sanitari sono oggi più efficienti, perché gli stessi interventi sono stati effettuati nelle infermerie. Il grado di salute è quindi migliorato sensibilmente, anche per la riduzione del fumo nelle case provocato dalla carbonella, prima unica fonte di energia per cucinare e scaldare le abitazioni.
La sensibilizzazione ha avuto un ruolo cruciale nel progetto: con il nostro “Energy Minibus” abbiamo visitato i villaggi dei Distretti per mostrare alla popolazione, in particolare alle donne, i benefici delle nuove tecnologie anche nelle attività domestiche.
Grazie alle nuove conoscenze diffuse nella società e ai corsi di formazione sono nate nuove opportunità economiche nel settore dell’energia: produzione e vendita di essiccatoi per il cibo, stufe a basso consumo energetico, coltivazione della jatropha e altre specie utilizzabili come biocarburante.
Interventi inclusivi e partecipativi, che tengano conto delle esigenze dell’ambiente e insieme quelle delle persone che lo abitano, sono una risposta efficace alla sfide dei problemi ambientali e della povertà. E le energie rinnovabili rappresentano anche un’occasione per attivare l’intera comunità a condividere un impegno collettivo, per il benessere di tutti.
Sei interessato alle nostre attività?
Iscriviti alla nostra newsletter qui.