Filiere sostenibili contro la crisi climatica
In Italia, negli ultimi 70 anni, è stato abbandonato il 63% delle aree coltivate, lasciando spazio a moltissime aree incolte. Il risultato è una semplificazione del paesaggio che provoca impatti negativi sulla conservazione della biodiversità del territorio. Ciò vale soprattutto nelle province di Varese, Como e Milano, dove la riduzione delle aree agricole è aggravata da una costante e progressiva urbanizzazione: qui il tasso è tra i più alti del Paese. La diversità del paesaggio è però una risorsa da difendere e valorizzare, nell’interesse di tutti. Per questo siamo impegnati in azioni concrete di tutela e promozione di forme di sviluppo sostenibili in stretta collaborazione con agricoltori, apicoltori e comunità localidell’ATE Insubria-Olona. Per un territorio più sostenibile e più florido per tutti.
Immaginiamo un sistema agricolturale in grado di rispondere alle sfide imposte dalla crisi ambientale in corso, e un territorio che sappia sostenere la biodiversità. Come? Attraverso la valorizzazione delle risorse naturali, l’occupabilità in ambito agricolo e la promozione di forme di aggregazione sociale. Questo è ciò che intendiamo realizzare nell’Ambito Territoriale Ecosistemico (ATE) Insubria-Olona con il progetto In.Seeds. Un'iniziativa concreta per supportare i produttori di due settori essenziali per l’economia locale: l’agricoltura e l’apicoltura, in un’ottica di sostenibilità e resilienza ai cambiamenti climatici.
Recupero di pratiche antiche per una filiera sostenibile
Vogliamo individuare i prati ricchi di biodiversità nell’ATE Insubria-Olona adatti alla raccolta del fiorume, ovvero un miscuglio di semi di elevato pregio naturalistico: una tecnica essenziale in un’epoca di degrado e impoverimento ambientale, perché consente di ripristinare prati a elevata biodiversità. È però necessario sviluppare un protocollo che certifichi la qualità del prodotto: in questo modo possiamo definire una filiera per la produzione e l'impiego di fiorume, per soddisfare la crescente domanda di materiale vegetale autoctono.
Chiunque sia interessato ad aderire all’iniziativa di produzione o raccolta di fiorume può trovare maggiori informazioni qui.
Il polline: una risorsa da valorizzare
L’apicoltura è uno dei settori più vulnerabili e minacciati dai cambiamenti climatici: diversificarne le attività è fondamentale per il sostentamento dei produttori. Supportiamo quindi gli apicoltori del territorio con formazione specifica sulle tecniche di produzione del polline, fornendo loro gli strumenti necessari e un laboratorio per favorire l’attivazione della filiera, dalla lavorazione al confezionamento del prodotto.
Le filiere che proponiamo sono sostenibili e innovative; da un lato contribuiscono a rendere i produttori più preparati davanti alle sfide imposte dalla crisi climatica; dall’altro, offrono opportunità economiche aggiuntive e nuove prospettive nel settore agricolo, nel rispetto dell’ambiente.
Diversificazione del paesaggio e gestione territoriale
Vogliamo ricostruire la complessità del paesaggio dell’ATE inserendo elementi di diversità: siepi e macchie di arbusti, nuove radure in aree boscate, filari alberati nel paesaggio agricolo e recupero di prati stabili.
Gli interventi agroecologici non si limitano a questo: per contrastare l’abbandono del territorio, mettiamo in rete le aree inutilizzate e cedute dai proprietari per la gestione, dove poter effettuare opere di miglioramento ambientale e definire un registro di prati donatori di fiorume all’interno dell’ATE. Raccogliamo i bisogni delle piccole aziende agricole del territorio e le supportiamo nella loro crescita attraverso la produzione autonoma di fiorume autoctono.
In.Seeds è possibile grazie al supporto di Fondazione Cariplo e Comune di Castelnuovo Bozzente, in collaborazione con Parco Regionale della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, Parco dei Mughetti e Parco Regionale del Monte Barro.
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