Come limitare la plastica monouso anche (e soprattutto) in vacanza? Ecco qualche suggerimento per contrastare un problema sempre più urgente
Fino a qualche mese fa pareva quasi impossibile, sicuramente lontano, eppure anche quest’anno è arrivata l’estate. E con le graduali riaperture il desiderio di viaggiare è ancora più forte di prima. Ora che viaggiare è consentito senza (quasi) limitazioni, le mete naturali sembrano essere i posti preferiti da scoprire e ri-scoprire, complice la voglia e il bisogno di aria aperta dopo il lungo tempo trascorso tra le mura domestiche.
Apprezzare la natura non significa solo percorrere i sentieri di montagna o tuffarsi tra le bellezze sottomarine. Significa, soprattutto, avere a cuore la sua tutela; godere delle sue meraviglie senza nuocere alla sua salute. Grazie all’entrata in vigore, il 3 luglio 2021, della Direttiva europea SUP (Single-Use Plastics) sono stati stabiliti divieti e limitazioni di alcuni oggetti monouso in plastica, per far fronte al problema dei rifiuti che vengono riversati nelle acque o dispersi in natura. Ogni anno, infatti, circa 11 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica finiscono in mare dalla terraferma. Metà della plastica prodotta fino a oggi è stata realizzata solamente negli ultimi anni: dai 2,3 milioni di tonnellate nel 1950 si è arrivati ai 448 milioni di tonnellate nel 2015.
Ognuno di noi può mettere in pratica piccoli accorgimenti ridurre il proprio consumo di plastica e quindi l’impatto sul Pianeta. Possiamo cominciare a farlo proprio durante le ormai vicinissime vacanze. Ecco, quindi, cinque consigli da portare in valigia.
1. Una valigia green. Preparare i bagagli in modo sostenibile è possibile. Shampoo, balsamo, bagnoschiuma, ma anche spazzolini e dentifrici hanno delle ottime alternative più rispettose della natura. Questi prodotti sono spesso venduti con packaging in plastica, oppure contengono elementi dannosi per l’ambiente. Le alternative? Ad esempio detergenti sfusi da poter inserire in contenitori riutilizzabili, o il bagnoschiuma solido sotto forma di saponette. Puoi anche optare per spazzolini in bambù con setole naturali al posto di quelli in plastica, e il dentifricio in pastiglie, che sostituisce il classico tubetto.
2. Limita il più possibile il monouso, ovunque ti trovi. L’Italia è tra i maggiori consumatori di bottiglie d’acqua in Europa e tra i primi al mondo: 178 litri per persona all’anno. (Censis, 2015). Per ridurne il consumo, porta sempre con te una borraccia. E ricorda: l’aperitivo, che sia al mare o in montagna, è perfetto solo se non ha la cannuccia in plastica.
3. Sfuso è meglio. Quando fai la spesa porta sempre con te una borsa riutilizzabile. Contribuirai così a ridurre un dato sconfortante: nel 2020 il 15% dei rifiuti trovati sulle spiagge italiane era caratterizzato proprio da sacchetti e imballaggi. Anche in vacanza cerca i negozi più vicini che vendono sfuso, meglio ancora se locali: gusterai anche prodotti di maggiore qualità e supporterai le piccole realtà commerciali.
4. Scegli attentamente i regali. Se al ritorno dalla tua vacanza vuoi portare un pensiero ad amici o parenti, non scegliere souvenir in plastica. Acquista prodotti tipici e locali, che verranno sicuramente apprezzati. Se, invece, vuoi portare con te “un pezzo” di luogo, scatta fotografie da mostrare per far conoscere le bellezze dei posti che hai visitato. Lascia al loro posto sabbia o altri elementi naturali: per alterare e danneggiare un ecosistema basta letteralmente un granello di sabbia
5. Sii responsabile, anche per gli altri. Se mentre stai facendo un’escursione o passeggiando lungo la spiaggia trovi qualche rifiuto in plastica o di altra natura, raccoglilo anche se non l’hai gettato tu e smaltiscilo in modo corretto. Una piccola azione che potrebbe diventare positivamente contagiosa.
Fonti
https://www.pewtrusts.org/-/media/assets/2020/07/breakingtheplasticwave_report.pdf
https://www.nationalgeographic.it/ambiente/2020/01/tutto-quello-che-ce-da-sapere-sullinquinamento-da-plastica
https://news.un.org/en/story/2019/11/1050511
https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/indagine-beach-litter-2020-di-legambiente-censiti-654-rifiuti-ogni-cento-metri-di-spiaggia/
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