Olona, scatto matto!


Inizia oggi la terza edizione del concorso fotografico amatoriale dedicato alla Valle del fiume Olona

Raccontare il fiume Olona da diversi punti di vista. Dal 16 giugno al 10 settembre gli appassionati di natura e fotografia possono partecipare al concorso fotografico “Olona, scatto matto!”, un contest che vuole valorizzare la biodiversità e il territorio della Valle del fiume Olona.


La partecipazione al concorso è gratuita e aperta a tutti. I concorrenti possono inviare fotografie scattate nel territorio compreso fra la provincia di Varese e l’alto milanese. Il focus di quest’anno è dedicato a due possibili temi:
> La biodiversità del mio giardino: gli scatti dovranno mettere in evidenza la biodiversità e i micro ambienti che si creano nel proprio giardino, sul terrazzo o anche sul davanzale della propria casa. 
> Vivere l’Olona: le immagini dovranno raccontare il rapporto tra l’uomo, il fiume e il territorio, mostrando gli aspetti positivi o anche quelli più critici e drammatici.


Il materiale fotografico corredato della domanda di partecipazione dovrà essere inviato entro le ore 12 del 10 settembre 2020 alla segreteria del concorso, all’indirizzo di posta elettronica michele.maggi@legambientelombardia.it (mail di sicurezza: lorenzo.baio@legambientelombardia.it) avente come oggetto la dicitura Concorso Fotografico “Olona, Scatto-Matto!”.


Le fotografie saranno valutate da una commissione di esperti che premierà le 3 migliori foto per contenuto, attinenza al tema richiesto e qualità fotografica. La premiazione avverrà domenica 10 ottobre 2020.

 

Per maggiori informazioni consulta il regolamento completo e scarica il form di iscrizione.


Il concorso è promosso da Legambiente Lombardia, Legambiente Varese e Istituto Oikos nell'ambito del progetto Sistema Olona. La biodiversità che scorre, in partnership con Parco Valle del Lanza, Parco del Medio Olona, Parco del Rugareto, Comune di Locate Varesino, Vedano Olona e Gerenzano e cofinanziato da Fondazione Cariplo, Parco Rile, Tenore e Olona, RFI, Università dell’Insubria e Parco dei Mughetti.
 

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